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Antico Salone degli Armigeri
Le tracce del susseguirsi delle diverse epoche costruttive ed architettoniche rappresentano all’interno del Castello di Castelleone come una sorta di libro aperto di storia dell’architettura. Ogni epoca e le generazioni umane che si sono succedute all’interno del Castello, ha voluto lasciare tracce del proprio passaggio, per cui l’edificio originario ha subìto modifiche, demolizioni, ricostruzioni, integrazioni ed abbellimenti che i restauri conservativi recenti messi in atto dall’attuale proprietà, hanno inteso rendere più leggibili e meno cristallizzati su di un’unica epoca. Questi caratteri così  particolari del castello trovano una delle loro migliori espressioni nell’Antico Salone degli Armigeri, nel Salone dei Cavalieri, nella Sala d’Oro, nella Sala Rinascimentale, nell’Antica Biblioteca e nei vari salotti del Piano Nobile e delle Torri.
Riportato recentemente all’aspetto originario dopo avveduti restauri filologici, l'Antico Salone degli Armigeri è stato utilizzato dagli inizi del Settecento fino a qualche anno fa come frantoio oleario. La civiltà dell’olio rappresenta da sempre per l’Umbria, per la Provincia di Perugia e per il territorio di Castelleone un fondamentale aspetto della cultura rurale. L’olio prodotto a Castelleone è sempre stato fra i migliori in Umbria tanto che anche il celebre poeta Gabriele D’Annunzio, ospite per lungo tempo al Castello di Castelleone, comporrà un’ode inneggiante alla qualità unica del “magico liquido” prodotto al Maniero. E’ apparsa quindi di assoluta importanza la conservazione a “ futura memoria” delle principali attrezzature dell’Antica Olearia, fra cui le gigantesche macine in pietra conservate oggi all’interno del chiostro del Castello. Come si diceva, questo salone di oltre 100 metri quadrati (il più grande dell'edificio), è caratterizzato da volte a crociera con mattoni “faccia a vista” intrecciati magistralmente gli uni con gli altri tanto da far sembrare il soffitto un vero e proprio “affresco di pietra” per la particolare colorazione dei mattoni e la loro disposizione. Durante i difficili e minuziosi lavori di restauro e di rifacimento degli intonaci è stata ritrovata una grandissima ed antica canna fumaria, certamente unica fonte di riscaldamento di quella sala al tempo dei cavalieri medioevali. Qui si trova un monumentale camino in marmo travertino, con pregevoli sculture a forma di cariatidi, festoni floreali, lesene antropomorfe e decori del tardo Rinascimento fine del XVI sec. In questa sala sono evidenti le capacità costruttive dei maestri comacini del ‘300 e del ‘400, straordinari gli spessori dei muri che in questa, come in altre parti del Castello, raggiungono e superano anche i 2,5 metri di spessore.
Adiacenti al Salone degli Armigeri si trovano altre sale con il soffitto a volta che ospitano oggi L’Area Museale del Castello.
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Descrizione artistica del “Salone degli Armigeri”
- coppia di antiche armature in ferro
- cinque armature in metallo portabili in stile antico
- soffitti in mattoni “faccia a vista” intrecciati a formare volte “a crociera” e vele
- monumentale camino della fine del XVI sec. in marmo travertino con cariatidi, lesene antropomorfe, festoni floreali scolpiti nel marmo
- due scale d’accesso dall’interno dell’antica galleria e dall’andito d’ingresso dal borgo
- una porta esterna sul Vicolo dell’Ulivo (retro del Castello)
- diversi antichi dipinti e sculture di scuola umbra e toscana dal XVI al XIX sec.
- cassoni, cassapanche, tavoli e stipi dal Trecento al Seicento
- collezione di maioliche artistiche di Deruta
- 2 porte interne
Ultimo aggiornamento Venerdi 24 Agosto 2018 17:32